
Fondere nell’osso di seppia è qualcosa di meraviglioso,è una tecnica antica che ci permette di costruire un piccolo oggetto in oro o argento.Si taglia l’osso di seppia in due metà, si crea la forma desiderata come vuoto nell’osso… un canale di entrata per il metallo liquido e due piccoli canali di uscita per l’aria.A questo punto si fanno combaciare le due metà dell’osso e si legano con la gavetta. Si rende ben liquido il metallo nel crogiolo e lo si cola nell’osso… può capitare (come in questa foto) che il metallo fuso sia esattamente la giusta quantità per riempire il vuoto dello stampo e arrestarsi esattamente all’ingresso del canale di spinta (è quel cono in più che si realizza per spingere bene il metallo fuso nello stampo).
Ho fotografato il metallo ancora rosso e semisolido creando (devo dire con una buona dose di fortuna) un’immagine molto suggestiva. (non ho aggiunto nessun filtro colore o simili).Si distinguono il metallo rovente che si sta raffreddando (sembra la bandiera del sol levante), le linee incrociate e tese che la gavetta ha lasciato sull’osso di seppia, la linea orizzontale appena evidente di separazione delle due metà dello stampo e questa tessitura grigia di linee parallele che sono tipiche dell’osso di seppia (in questo caso sbruciacchiato).Chi conosce questa tecnica, vedendo la foto potrà facilmente immaginare anche l’odore di pesce arrosto che l’osso di seppia regala durante il processo di colata!!!
è un raro esempio di quando una tecnica costruttiva si fa poesia ed ancor prima del risultato finale risulta già bella ed evocativa; in questo caso di tramonti sul mare con relativa grigliata di pesce…
Amo questa tecnica! Per questo quando posso lascio la traccia dell’osso di seppia sui nostri oggetti, come nella serie IMPRONTE.
Jacopo Guglielmi